Stradella
Stradella comune | |
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La Torre Civica, monumento principale di Stradella | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Pavia |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianpiero Bellinzona (Lista Civina Bellinzona Sindaco) dal 10-06-2024 |
Territorio | |
Coordinate | 45°05′N 9°18′E |
Altitudine | 101 m s.l.m. |
Superficie | 18,84 km² |
Abitanti | 11 532[1] (31-7-2024) |
Densità | 612,1 ab./km² |
Frazioni | Vedi elenco |
Comuni confinanti | Arena Po, Broni, Canneto Pavese, Montù Beccaria, Portalbera, San Cipriano Po, Spessa, Zenevredo |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27049 |
Prefisso | 0385 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018153 |
Cod. catastale | I968 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 619 GG[3] |
Nome abitanti | stradellini |
Patrono | santi Nabore e Felice |
Giorno festivo | 12 luglio |
Cartografia | |
Posizione del comune di Stradella nella provincia di Pavia | |
Sito istituzionale | |
Stradella (Stradéla in dialetto oltrepadano) è un comune italiano di 11 532 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia.
Geografia
[modifica | modifica wikitesto]Si trova nell'Oltrepò Pavese, parte sulle ultime propaggini collinari, parte in pianura. In questo punto gli Appennini toccano l'estremo limite settentrionale e si avvicinano moltissimo al Po, cosicché la pianura Padana a sud del fiume si restringe in un corridoio detto stretta di Stradella. Stradella si trova allo sbocco della Val Versa ed è attraversata dall'omonimo torrente.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La storia di Stradella si confonde, nel medioevo, con quella dell'antica località di Montalino, situata su una modesta altura alla periferia meridionale della città attuale, dove ancor oggi si trova l'oratorio di San Marcello in Montalino. Sia Montalino sia Stradella appartenevano alla signoria temporale del Vescovo di Pavia, anche se non è chiaro da quando. Infatti già nel 943 i Re d'Italia Ugo e Lotario avevano donato al vescovo Litifredo II diverse località nell'Oltrepò: Cecima, Pancarana e la vicina Portalbera, cui forse era aggregato Montalino[4]. Tuttavia qualche tempo dopo il marchese obertengo Ugo, che aveva acquistato numerose località nella zona (in gran parte poi passate ai nipoti, da cui discesero i Malaspina e gli Estensi), legò in eredità Montalino al vescovo di Pavia. In ogni caso, dalla metà dell'XI secolo Montalino con Stradella (citata come Stratella nel 1029) appartenevano alla mensa vescovile di Pavia, costituendo anzi il centro più importante della signoria. Nel 1164 passò con l'Oltrepò sotto la giurisdizione pavese, continuando comunque, sotto di essa, la signoria vescovile; il relativo diploma imperiale nomina ancora Montalino e non Stradella. Comunque nei secoli successivi il rapporto di importanza tra i due centri si inverte: attorno al 1300 Stradella è cinta di mura, e Montalino come località abitata decade, mentre mantiene ancora grande importanza strategica la munitissima Rocca di Montalino, o Rocca del Vescovo, che sorge sull'alto colle dominante l'abitato. Montalino e Stradella devono spesso sostenere l'urto dei comuni, in particolare Piacenza, in lotta con Pavia: particolarmente gravi le distruzioni nel 1214 e 1216, e poi nel 1373 ad opera di Giovanni Acuto.
La signoria vescovile fu particolarmente benefica per la prosperità di Stradella: fin dal 1220 veniva concesso il mercato settimanale del martedì, e nel 1419 il vescovo Pietro Grassi diede a Stradella gli statuti comunali. La signoria del vescovo, Conte di Stradella, cessò nel 1797 con l'abolizione del feudalesimo. La mensa vescovile di Pavia era proprietaria di gran parte di Portalbera, secondo centro della signoria, ma a Stradella la proprietà terriera era molto più frazionata, essendovi molti proprietari anche borghesi, segno della prosperità del borgo. Esso andò crescendo anche nei secoli successivi la fine del medioevo, e nel XIX secolo era divenuto il secondo comune dell'Oltrepò per popolazione, meritando nel 1865 il titolo di città.
Vi nacque il pittore Giuseppe Baldrighi. Legato alla città anche il nome di Agostino Depretis, che aveva qui il collegio elettorale, e vi morì nel 1887 (Discorso di Stradella). Diede i natali a Luisa Battistotti Sassi, eroina delle Cinque giornate di Milano.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[5]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo dati ISTAT i cittadini stranieri a Stradella al 31 dicembre 2019 sono risultati 1 874 (16,24% tra tutti i residenti). Le prime dieci comunità sono risultate quelle provenienti da:
- Romania, 588
- Albania, 481
- Marocco, 145
- Perù, 84
- Cina, 64
- Ecuador, 62
- Ucraina, 61
- Sri Lanka, 41
- India, 39
- Filippine, 37
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Boccazza, Casa Agati, Casa Berni, Casamassimini, Cassinello, Colombetta-Piane, Montebruciato, Orzoni, Plessa, Santa Croce, Santa Maria, Sant'Antonio, Solinga, Torre Sacchetti, Valle Muto.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]La produzione di fisarmoniche
[modifica | modifica wikitesto]Stradella è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione della fisarmonica al mondo. Una delle prime fisarmoniche fu prodotta nel 1876 da Mariano Dallapè trasferitosi a Stradella pochi anni prima dalla natia Cavedine (Trentino). Il successo di questo primo prototipo indusse il Dallapè ad aprire una bottega per la produzione di fisarmoniche. Il suo esempio fu seguito negli anni successivi da vari altri artigiani che aprirono prima bottega e poi vere e proprie fabbriche, come quelle di Ercole Maga, Enrico Massoni, Paolo Rogledi e Carlo Pasquin[6].
Nel periodo di massimo sviluppo, tra le due guerre mondiali, lo stabilimento di Dallapè contava circa 300 operai, 60 quello di Maga, 50 quello di Rogledi. In quegli anni, su 10 000 persone che abitavano a Stradella, 1.200 erano occupate nella produzione di fisarmoniche.
Nel secondo dopoguerra il cambiamento dei gusti musicali e l'incapacità delle aziende di adattarsi alle nuove condizioni di mercato ha determinato un progressivo declino della produzione di fisarmoniche e la chiusura della maggior parte delle fabbriche stradelline.
La storia della fisarmonica a Stradella è ampiamente documentata nel "Museo della fisarmonica", ospitato all'interno di Palazzo Garibaldi, in via Montebello, che custodisce anche il primo prototipo di Dallapè.
Il cantautore Paolo Conte ha scritto e interpretato una canzone intitolata La fisarmonica di Stradella contenuta nel suo primo album del 1974, pubblicata nello stesso anno su 45 giri e poi reinterpretata nel 1977 anche da Nada.
La produzione di impolveratori usati per la distribuzione di polveri in agricoltura
[modifica | modifica wikitesto]Dagli anni sessanta Stradella è città che accoglie anche l'insediamento di una fabbrica manifatturiera di impolveratori usati per la distribuzione di polveri in agricoltura, in particolare dello zolfo. La produzione è tuttora vitale e ha da parecchi anni reso omaggio alla città natale offrendo macchine con i colori dello stemma stradellino: il bianco e l'azzurro intenso.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Tranvie
[modifica | modifica wikitesto]Stradella è stata il capolinea di due linee tranviarie:
- quella per Voghera, in funzione tra il 1883 e il 1931;
- quella per Santa Maria della Versa, in funzione tra il 1929 e il 1956.
Ferrovie
[modifica | modifica wikitesto]Stradella è servita da una stazione ferroviaria che si trova sulle linee Alessandria–Piacenza e Pavia–Stradella.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]L'unica squadra che rappresenta la città è l'Oratorio Stradella che al termine della stagione 2014/2015 ha conquistato la promozione in Prima Categoria. Retrocede in Seconda Categoria nella stagione 2021/2022, ma riconquista subito la Prima Categoria al termine della stagione successiva. La società è attiva sul territorio soprattutto con il suo settore giovanile che è attivo dal 1959.
Il giocatore più famoso dell'Oratorio Stradella è stato Gabriele Bongiorni che in questa società ha mosso i suoi primi passi, fino a raggiungere la serie A nelle file dell'Ascoli del presidente Costantino Rozzi. Era nativo stradellino il calciatore Gianpiero Mangiarotti.
Il 6 giugno 1994 la 16ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Stradella con la vittoria di Maximilian Sciandri; il 28 maggio 2021 la 18ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Stradella con la vittoria di Alberto Bettiol.
Nella Pallacanestro la Pallacanestro Stradella è iscritta al Campionato di Promozione, dopo aver militato per due anni in serie D.
Galleria d'immagini
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Palazzo con le teste degli artefici dell'unità d'Italia
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Monumento ad Agostino De Pretis
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Uno scorcio dei giardini
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Stradella e Montalino, storia di due villaggi e una città, su infopointstradella.it.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ La fisarmonica di Stradella, su infopointstradella.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione nazionale città del pane
- Stazione di Stradella
- Tranvia Stradella-Santa Maria della Versa
- Tranvia Voghera-Stradella
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Stradella
- Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Stradella
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.stradella.pv.it.
- Stradèlla, su sapere.it, De Agostini.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149359290 · LCCN (EN) nr88008604 |
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